Dal fallimento al rilancio: riparte dal pandoro e vola con la colomba. Ritornano a produrre per Natale. L’acquisizione da parte della famiglia Spezzapria è avvenuta al costo di 1milioni di euro e ora l’azienda fa parte di un gruppo consolidato contenete tre società di packaging: Eriplast, Fucine Film e la Albertazzi G. Verona per la storica azienda specializzata in pandori.
La decisione è arrivata ieri durante una riunione convocata dai commissari, l’avvocato Bruno Piazzola e il commercialista Lorenzo Miollo. Vista la domanda dei consumatori a sostegno del marchio storico del pandoro, saranno prodotti altri 5.
Dopo ben 1anni di marchio l’azienda rischia di non produrre pandori per le prossime festività. A diffondere la notizia sono stati i dipendenti della fabbrica che si sono lamentati di non ricevere lo stipendio da due mesi. L’attaccamento mostrato da dipendenti e consumatori al marchio è stato straordinario. Tutte le notizie in tempo reale solo sul sito.
Il secondo per la verità. Nacque un prodotto che poteva essere realizzato in serie dai pasticceri e in laboratori attrezzati. Accanitamente onesto, con il suo inimitabile mix quotidiano di notizie , scandali, intrattenimento e ironia, Dissapore ha cambiato il modo in cui si parla di cibo.
Chiusa, gli operai in cassa integrazione, i sigilli all’ingresso.
McConnell:sostenere protesta H. Kong Inter, Nainggolan non avrebbe accettato il diktat comportamentale del club. Il tribunale di Verona ha accolto ieri, maggio, la richiesta di fallimento presentata dal pubblico ministero, dando così il via ad una lunga e triste fase conclusiva. Melegatti riparte in vista del Natale: assunzioni. Tale ritardo nella diversificazione produttiva – in un settore maturo altamente concorrenziale – sta alla base di queste difficoltà, aggravate poi anche da tensioni finanziarie per investimenti tardivi. Il Primo vero Pandoro di Verona.
Pandori da 750gr a questa importante iniziativa che, grazie al prezioso aiuto dei volontari della Fondazione stessa,. Abbiamo puntato molto sullo sviluppo del territorio e sulla valorizzazione delle sue competenze. Nelle ultime ore però è arrivata una notizia che renderà meno amare le feste per i dipendenti dello stabilimento di San Giovanni Lupatoto. La produzione infatti è ripresa oggi, in extremis.
Quest’anno, quindi, comprare il pandoro per Natale potrebbe significare appoggiare la battaglia per salvare la storica azienda veronese dal fallimento e quindi anche il posto dei 1lavoratori (di cui fissi, gli altri stagionali) senza stipendio da agosto e nelle ultime settimane in presidio fisso davanti ai cancelli dell’industria dolciaria. Se le vendite di Natale vanno bene, avranno la possibilità di continuare la produzione e avere gli stipendi regolarmente. Ultime notizie sul mondo del lavoro. Per la campagna di Pasqua riapre anche lo spaccio aziendale all’interno dell’opificio di San Giovanni Lupatoto.
Questa volta non c’è bufala che tenga, visto che il tribunale di Verona ha messo la parola fine a questa storia antichissima, considerando soprattutto i milioni di debiti che sono stati accumulati. Per questo, i due dipendenti, mentre lo stabilimento era fermo, si sono alternati per poter mantenere in vita il prezioso lievito. Cosa succede nella città di Avellino ? Tutti gli avvenimenti di cronaca bianca di Avellino.
Notizie di Avellino aggiornate in tempo reale ore su 24. Italia Home Previsioni Situazione Video News Viabilità Venti e Mari Neve Mappe Mobile Community Business Contatti Fai di ilMeteo. La storia ultracentenaria del pandoro giallo e blu è arrivata a una triste conclusione martedì maggio. Il tribunale di Verona ne ha decretato il fallimento, vista la pesantissima situazione debitoria, che secondo le stime più recenti ammonterebbe a circa milioni di euro.
La campagna di solidarietà per i 1lavoratori, dipendenti più gli stagionali, è diventata virale. Non puó pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.
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